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lunedì 22 agosto 2011

White shadows


Quando ero un ragazzino
cercavo di ascoltare
e volevo sentirmi così: come
piccole ombre bianche
Le ignoro e mi mancano
io sono parte di un sistema

Se ti sei mai sentito
come se ti mancasse qualcosa
sono le cose che non capirai mai
piccole ombre bianche
brillano e scintillano
parte di un sistema, ancora

Con tutto questo rumore, mi sto svegliando
in tutto questo spazio, mi sto concedendo
per tutto questo suono, sto sbandando

Forse tu otterrai quel che volevi
forse inciamperai su
tutto quello che hai sempre voluto
in uno stato permanente

Forse tu saprai quando capirai
forse se tu lo dici, lo intenderai
e quando trovi, lo manterrai
in uno stato permanente, in uno stato permanente

Quando ero un ragazzino
cercavo di ascoltare
non vuoi sentirti così?

sei una parte della razza umana
tutte le stesse e lo spazio esterno
parte del sistema, ancora

con tutto questo rumore, mi sto svegliando
in tutto questo spazio, mi sto concedendo
non riesco a sentir nulla,
tu stai spaccando tutto

forse tu otterrai quel che volevi
forse inciamperai su
tutto quello che hai sempre voluto
in uno stato permanente

forse tu saprai quando capirai
forse se tu lo dici, lo intenderai
e quando trovi, lo manterrai
in uno stato permanente, in uno stato permanente

nuoto in un mare di visi
la marea delle razze umane
oh, una risposta adesso è quel di cui ho bisogno

Guarda la cosa nella prospettiva
di un nuovo sole che sorge
guardalo infrangersi nel tuo orizzonte
oh, avanti amore, sta con me...
 
 
Coldplay,
S.

giovedì 11 agosto 2011

Asos: saperne di più.

Roses are Red, and even the stars.

Rosso, rosso, rosso!

Il giorno in più.

''Non ho niente di lei, nemmeno una foto, un regalo, nulla. Tutto ciò che ho di lei è nella mia testa e nella mia anima. Per sempre. Lei è un respiro, un pensiero, un'emozione, è confusione e chiarezza. Forse dovrei guardarmi allo specchio e cercare in fondo agli occhi un residuo, una traccia di lei. Ho immaginato Michela e le ho dato vita, lei mi ha insegnato a credere nei miei sogni e nei miei desideri anche a rischio di diventare ridicolo. Non è importante che lei venga. La cosa importante è ciò che mi ha insegnato. Lei non era e non è il mio tesoro, ma lo strumento per trovarlo. Lei è il cartello che indica la strada.''
 -Il giorno in più, Fabio Volo.

L'immagine è del film (500) giorni insieme con Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel del 2009, ve lo consiglio, molto carino ;)

S. 

mercoledì 10 agosto 2011

Fashion Icon: Olivia Palermo

Aspetta, ma chi è Olivia Palermo?

Ho letto da qualche parte che gli sceneggiatori di Gossip Girl si sono ispirati a lei per creare il personaggio punta di Blair Waldorf. E un motivo ci sarà  giusto? Olivia Palermo, socialite newyorkese di origini italiane, diventata famosa dopo aver partecipato al reality The City, ha colpito subito il grnade pubblico per il suo stile, un mix perfetto di eleganza d'altri tempi e modernità. A soli 25 anni è considerata una vera e propria fashion icon, inseguita e ricercata in egual modo da fotografi e stilisti, che la cercano come testimonial o per farle indossare i loro capi visti da un altro punto di vista, il suo. La ragazza ha una classe innata e una capacità straordinaria di mixare capi di Zara, H&M e Topshop a quelli dei più grandi stilisti. Agli abiti lunghi, indossati in occasione di prime o cene di gala, Olivia alterna nella vita di tutti i giorni blazer, cardigan, magari portati con cinture a vita alta, deliziose camicette, gonne al ginocchio. Tra gli ultimi successi di Olivia sicuramente l’essere diventata testimonial di Mango e Hogan. Piuttosto che la noiosona Blake Lively (che si crede una super....), o la viziata Paris Hilton (che non ho mai detto che sia una fashion icon), o le tristissime gemelle Olsen (stile contadine norvegesi) io preferisco questa ragazza che in diversi tratti, per la grazia, l'eleganza innata, perfetta anche con i capelli in disordine, mi ricorda moltissimo la compianta Audrey Hepburn. Secondo me lei potrebbe essere la nuova degna erede di Audrey e Grace Kelly. In quanto a stile è assolutamente da ammirare, non trovate? 
Allego alcune delle numerose foto che ho salvato sul mio pc:

mercoledì 3 agosto 2011

lunedì 1 agosto 2011

Donne ruggenti!

Oggi parleremo della moda degli Anni 20. E' un periodo storico che mi ha sempre affascinata moltissimo. Tra le due Guerre Mondiali, tra grandi invezioni e grandi uomini di spirito, le donne degli anni Ruggenti seppero reinventarsi, costruendo di sè un'immagine più mascolina, dovuta all'esigenza di praticità dell'epoca e forse per sentirsi più vicine agli uomini e più forti. Questo nuovo look ispira indipendenza e femminilità al tempo stesso. Gli abiti ora sono semplici, pensati soprattutto per lasciare la maggior liberta’ possibile nei movimenti: le linee sono dritte, i tessuti morbidi, la vita bassa, le gonne sempre piu’ corte. Le flapper girls o garçonne (nomi derivanti appunto dalle nuove foggie maschili) erano disinibite, fumavano, avevano i capelli corti a caschetto o racconti con onde laterali ad ornare il viso, portavano abiti corti che lasciavano le gambe scoperte sopra il ginocchio, ballavano il charleston ornate di frange e piume. Gli accessori non dovevano mai mancare, erano il culmine del look, l'elemento fondamentale. Lunghe collane di perle annodate all'altezza del seno (banditi i banali girocolli), cerchietti piumati  o copricapi ornati di pailette scintillanti. Le donne volevo ammirare e farsi ammirare. Le stole e i boa di struzzo completavano il look, richiamando il piumaggio dell'abito e della borsa. Ovviamente le scarpe erano con il tacco, con un semplice cinturino alla caviglia. E il make up? Grazie ai progressi tecnologici proliferano profumi e mascara. I visi di porcellana erano resi tali dall'uso, in quantità industriale, di cipria molto chiara. Per vivacizzare il trucco si usava la matita nera attorno agli occhi e rossetto rosso sulle labbra, in pendant con le unghie ovviamente ;). Le sopracciglia sono una sottile linea nera.
Alcune immagini dell'epoca: